La violenza sulle donne

Donne: un universo bellissimo da proteggere.

In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne desidero fare alcune brevi riflessioni al riguardo. La prima prende spunto dalle autorevoli parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha affermato che la violenza sulle donne è oggi un’autentica “emergenza pubblica”. In questi anni, infatti, nonostante gli innumerevoli sforzi sociali, politici e normativi (si veda, ad esempio, il Codice Rosso), il cosiddetto femminicidio, cioè, l’atto criminale estremo perpetrato in danno della donna in ragione del suo solo essere femminile, è ancora una triste e diffusa realtà. Basti pensare che secondo i dati della Polizia di Stato nel suo recente rapporto “Questo non è amore 2019” in Italia 88 donne al giorno sono vittime di reati che nel 61% dei casi sono commessi dagli stessi partners di quelle donne. Dunque, pur con una diminuzione di oltre il 12% degli atti persecutori, ex art. 612 bis c.p., e di quasi il 17% delle violenze sessuali, il quadro è ancora a tinte fosche e, quindi, molto resta da fare a tutela delle nostre mogli, fidanzate, amiche, semplici cittadine, pure nel solco dell’art. 3 della Costituzione Repubblicana in tema di diritti di uguaglianza formale e sostanziale senza alcuna distinzione di sesso. Non a caso, difatti, secondo l’ONU la violenza contro le donne rappresenta un formidabile ostacolo al raggiungimento effettivo della parità tra i due sessi e anche uno squilibrio di potere alla base del quale vi è palesemente una serissima violazione dei più elementari diritti umani. La seconda considerazione attiene, invece, alla necessità di non arretrare sul piano culturale e ciò nel senso di non cadere mai in facili stereotipi sessisti ovvero nel non poter mantenere l’indifferenza su un fenomeno tragico e complesso dalle mille ricadute sociali. L’educazione al rispetto, la cultura della libertà, la spinta verso il dialogo e, infine, l’impegno del pubblico e del privato insieme in questa autentica battaglia di civiltà sono solo alcuni degli antidoti da mettere in campo al fine di combattere efficacemente la violenza di genere. La terza ed ultima riflessione è, se vogliamo, più aulica e si basa su un parallelismo solo apparentemente improprio. Come Venezia in questi giorni è stata flagellata dal maltempo, ma è già fieramente pronta a rinascere al pari della sua meravigliosa Fenice, la donna, allo stesso modo, è in grado, più e meglio dell’uomo, di reagire e di vivere a pieno la sua dimensione di essere umano, rivendicando ciò che le spetta da sempre: il diritto di essere felice ed amata perché, come diceva qualcuno, “Se usi la violenza contro la tua Eva, non sai cosa è l’Amore”.

  • Avv. Raffaele Addamiano –

(Belluno)

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Posted by: diegorizzo on Category: Uncategorized